Liberarsi dal bisogno di approvazione.

Come ritrovare sé stessi nel silenzio dell’ascolto interiore?

Approvazione deriva dal latino approbare, che significa “ritenere giusto, degno, accettabile”. Cercare approvazione, dunque, significa desiderare che qualcuno confermi che ciò che siamo o facciamo va bene. Ma quando questa ricerca diventa una necessità costante, iniziamo a perdere contatto con la nostra voce interiore.

Viviamo in un’epoca in cui l’immagine ha preso il sopravvento sull’essenza. I social ci spingono a mostrare il lato migliore di noi, a confrontarci continuamente con vite apparentemente perfette.

Anche nei piccoli paesi, dove un tempo ci si conosceva tutti, oggi ci si osserva più da lontano, filtrati da uno schermo o da pregiudizi veloci. Nelle grandi città, invece, si rischia di diventare solo un numero, invisibili ma sempre sotto un riflettore interiore che ci chiede: “Andrà bene così? Mi accetteranno?”

Rimanere con sé stessi, in tutto questo rumore, è diventata un’impresa. Lavoro, casa, famiglia, mille impegni che spesso ci allontanano dal diritto più grande: ascoltarci.


Per me, proprio l’ascolto è stata la chiave. Imparare a fermarmi, anche solo per qualche minuto al giorno, e chiedermi cosa davvero voglio, cosa mi fa stare bene, cosa invece mi appesantisce.

Nella mia esperienza come naturopata e coach, noto spesso come il corpo parli chiaramente quando non seguiamo la nostra verità interiore: gastriti croniche, forti mal di testa, tensioni ricorrenti sono segnali di un “io” che cerca attenzione. L’ansia, e ancor più gli attacchi di panico, diventano grida dell’anima che vuole essere ascoltata.

Tra i rimedi che amo proporre, i Fiori di Bach rappresentano un sostegno dolce ma profondo:

  • Centaury, per chi non sa dire di no e vive per compiacere gli altri.
  • Agrimony, per chi nasconde il disagio dietro un sorriso, temendo il giudizio.

A questi si può affiancare la meditazione, anche breve ma costante, o la scelta di dedicarsi piccoli spazi di solitudine consapevole, per ritrovarsi nel silenzio e riconnettersi alla propria essenza.

Ritrovare sé stessi non significa allontanarsi dal mondo, ma imparare a viverlo da dentro, liberi dal bisogno di conferme. Quando smettiamo di chiedere approvazione, iniziamo a concederci la cosa più preziosa: la nostra autenticità.

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