Spesso pensiamo che per iniziare qualcosa di nuovo servano condizioni perfette: il momento giusto, la motivazione al massimo, il calendario in ordine, la scrivania senza disordine.
In realtà, il vero inizio non parte dall’azione, ma dall’osservazione.
Fermarsi per osservare
Prima ancora di muovere un passo, è fondamentale fermarsi e guardare.
Guardare dentro di sé, ascoltare cosa davvero conta, riconoscere il punto di partenza.
Non si tratta di restare immobili per paura, ma di regalarsi la possibilità di comprendere da dove stiamo partendo.
Iniziare nonostante tutto
Una volta che hai osservato e compreso, puoi iniziare anche se non è il momento perfetto.
Puoi iniziare:
-alle 15:37 di un martedì qualunque,
-dopo i 40 anni,
-con la scrivania in disordine,
-quando restano solo 20 minuti liberi.
L’inizio non è legato all’orologio o al calendario. È un atto interiore.
I piccoli passi contano
Un altro errore comune è pensare che serva un grande gesto, una rivoluzione. In realtà, i grandi cambiamenti nascono da piccoli passi, costanti e gentili con se stessi.
Un gesto quotidiano, una nuova abitudine, un pensiero diverso. Questo è già iniziare.
Non aspettare, scegli
L’attesa del momento perfetto spesso diventa una scusa che ci immobilizza.
La verità è che non esiste un giorno migliore di oggi per fare il primo passo.
Forse non sarà grande, forse non sarà immediatamente risolutivo. Ma sarà un inizio vero, e gli inizi veri hanno una forza invisibile che si propaga nel tempo.
Se senti che nella tua vita c’è qualcosa che aspetta di essere iniziato, non rimandare ancora. Fermati, osserva, comprendi da dove parti. Poi scegli un piccolo passo, anche minuscolo, e fallo oggi.
Perché ogni inizio nasce da uno sguardo consapevole.
Nel mio lavoro puoi scegliere da dove partire: dall’analisi delle iridi, che raccontano molto di te e delle tue predisposizioni, oppure da un percorso di coaching, per ritrovare chiarezza, motivazione e direzione.
Qualunque sia il tuo punto di partenza, ciò che conta è iniziare.

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