Per evolvere, a volte bisogna togliere e non aggiungere.
Nel mondo della crescita personale si parla spesso di ciò che possiamo aggiungere alla nostra routine: meditare, fare journaling, inserire nuove abitudini, cambiare dieta, iniziare uno sport… Tutte cose utili, certo. Ma c’è un’altra domanda, molto potente, che merita spazio nel nostro percorso evolutivo:
“Cosa posso smettere di fare da oggi?”
Togliere, disfare, lasciare andare: sono azioni che liberano spazio. E dove c’è spazio, può arrivare il nuovo.
A volte non serve affannarsi per aggiungere. Serve piuttosto alleggerirsi.
Rallentare. Sospendere certi automatismi, certi pensieri, certe reazioni. E magari proprio lì, in quel vuoto apparentemente scomodo, arriva la vera trasformazione.
Ecco alcune riflessioni concrete su cosa potresti smettere di fare da oggi:
–Smettere di reagire di impulso.
Invece di rispondere subito, prova a respirare. Uno spazio di 3 secondi può cambiare il senso di una conversazione.
–Smettere di rimuginare.
Il passato è accaduto. Il futuro non è ancora qui. Ogni volta che torni al qui e ora, ti fai un dono.
– Smettere di compiacere tutti.
Dire “no” è un atto di cura. Per te, per gli altri, per la tua autenticità.
–Smettere di controllare il telefono ogni 10 minuti.
Disconnettersi dal digitale per riconnettersi a sé stessi.
–Smettere di criticarti.
Hai fatto del tuo meglio con ciò che avevi. Parla a te stessa come parleresti a una persona che ami.
–Smettere di fare tutto da sola.
Chiedere aiuto non è debolezza, è intelligenza emotiva.
Il tuo spazio interiore non ha bisogno di altro da aggiungere. Ha bisogno che tu lo liberi.
Prova a scrivere una lista di 3 cose che puoi smettere di fare da oggi. Falle uscire dalla testa, mettile nero su bianco. Non sottovalutare il potere del lasciar andare.

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