In modo costruttivo e non distruttivo.
Quando si parla di crescita personale, miglioramento e recupero del benessere psico-fisico, spesso si mette l’accento sulla motivazione, sulla forza di volontà e sulla capacità di raggiungere nuovi obiettivi.
Questa parte del percorso è senza dubbio affascinante e stimolante, ma il vero lavoro ‘sporco’ — quello che fa davvero la differenza — arriva quando dobbiamo abbandonare credenze limitanti e cattive abitudini.
L’ho vissuto sulla mia pelle anni fa: sentirmi dire da persone vicine che alcuni miei comportamenti o modi di pensare non fossero corretti mi ha dato fastidio. È naturale reagire così.
Mettersi in discussione non significa assecondare ciecamente le opinioni degli altri, ma prendere in considerazione le osservazioni di chi stimiamo e in cui riponiamo fiducia. Significa fermarsi, riflettere e chiedersi: ‘E se avessero ragione?’.
Le certezze che costruiamo spesso sono barriere, protezioni che ci tengono al sicuro dal rischio di affrontare qualcosa che non vogliamo vedere, perché potrebbe farci troppo male.
A me ha fatto male accorgermi che alcune persone e situazioni non stavano contribuendo alla mia serenità e realizzazione. Eppure, riconoscere e accettare questo ha rappresentato una svolta.
Mettersi in discussione in modo costruttivo non è autocolpevolizzarsi, ma essere disposti a rivedere ciò che pensiamo e come agiamo. Non è un processo facile, ma è una delle strade più potenti verso un cambiamento reale e duraturo.
Mi piacerebbe sapere se anche tu ti sei mai messo in discussione e come hai affrontato questo processo.
Lo hai vissuto come una crescita o come un momento difficile? Scrivimi nei commenti!

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