Fermarsi non vuol dire arrendersi

Riprendere fiato per ripartire al meglio.

Viviamo in un mondo che corre. Ogni giorno siamo spinti a raggiungere sempre nuovi traguardi, migliorare, superare i nostri limiti, e talvolta ci troviamo a inseguire un ideale di perfezione.

Questo costante desiderio di crescita e affermazione può sembrare positivo, ma, alla lunga, rischia di diventare una trappola che affatica non solo il corpo, ma anche la mente.

Nei miei incontri di iridologia, mi è capitato spesso di osservare persone che mostrano segni fisici di questa ricerca senza sosta: uno di questi è lo stato di miosi, in cui la pupilla appare più piccola del normale.

Questa condizione è un segnale del corpo che indica stanchezza, iperattività e nervosismo, riflettendo spesso una lotta interiore per emergere o per sentirsi validati. Quando notiamo questo, è un segnale importante: il corpo ci sta dicendo che è tempo di rallentare, di rivalutare ciò che conta davvero.

Fermarsi non significa arrendersi o rinunciare ai propri sogni; significa concedersi un momento per guardarsi dentro e chiedersi cosa sia davvero importante.

Ci sono cose o persone che ci accompagnano ma che, forse, non sono più allineate con il nostro percorso.

Esserne consapevoli è il primo passo per lasciare andare ciò che non serve più, per fare spazio a ciò che conta davvero.

In questo processo di ridefinizione, potresti scoprire che liberarsi di qualcosa o qualcuno che non è una sconfitta. Anzi, è un atto di grande forza. Ci dà l’opportunità di accogliere il nuovo, di investire la nostra energia nelle persone che amiamo, nelle amicizie autentiche, nei progetti che ci appassionano, o semplicemente nel tempo da dedicare a noi stessi e alla nostra famiglia.

Il rischio di non fermarsi, di voler fare e avere sempre di più, è che, a lungo andare, perdiamo l’energia per dedicarci alle cose veramente importanti.

Fermarsi è un dono che facciamo a noi stessi: un gesto di cura per il corpo e per la mente, un’opportunità per ritrovare equilibrio e serenità.

Ascoltare il proprio corpo, accettare i suoi segnali di stanchezza, può essere la chiave per comprendere quando è il momento di rivedere le nostre priorità. Non è arrendersi, ma creare spazio per il futuro, per quello che conta davvero.

In fondo, solo quando siamo disposti a lasciare andare possiamo veramente fare spazio al nuovo e vivere con pienezza il presente.

Lascia un commento

Scopri di più da Sguardo Olistico

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere